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Vincere la timidezza migliorando le relazioni
Ecco il pensiero positivo

Le risorse della Programmazione Neuro Linguistica


di Loredana Del Ninno

Da "Salute e Benessere",
28 Ottobre 2018

UN MODELLO originariamente utilizzato da manager ed esperti di marketing, che può servire anche a gestire al meglio la comunicazione nella propria vita personale e professionale. La Programmazione Neuro Linguistica (Pnl) teorizza infatti che, attraverso le sue strategie, chiunque possa arrivare ad eccellere nelle relazioni. Un’opportunità di miglioramento quindi per timidi e introversi e per chi voglia riconsiderare il suo modo di rapportarsi agli altri. «Tutte le risorse di cui abbiamo bisogno sono già dentro di noi – spiega Anna Maria Megna, trainer in Programmazione Neuro Linguistica e titolare della società Pnl Polis di Bologna –. Questo è uno degli assiomi del modello della Pnl. L’impegno è capire come portare alla luce questo potenziale, attivarlo e gestirlo al meglio, per ricavare stili di comportamento utili alla vita quotidiana, e facendolo diventare una chiave di successo nelle relazioni personali e professionali».

IL MODELLO fu messo a punto nel 1970 dai ricercatori americani Richard Bandler e John Grinder, che cominciarono a studiare le caratteristiche della comunicazione utilizzata da alcuni psicoterapeuti, tra cui Milton Erickson, Frits Perls, noto psicologo della Gestalt e Virginia Satir.

LA PNL INSEGNA a distinguere tra fatti e atteggiamenti e giudizi nei confronti dei fatti. «La Programmazione Neuro Linguistica – illustra l’esperta – distingue la realtà dalla percezione della realtà, partendo dal presupposto che ciascuno filtra i vari elementi attraverso una propria mappatura del mondo.

LA PERCEZIONE individuale è quindi grandemente limitata dai filtri personali, dai singoli valori, ricordi ed esperienze che confluiscono nelle convinzioni di ognuno, assumendo un peso specifico maggiore rispetto ai dati di realtà e influenzando l’agire». Obiettivo della Pnl è quindi quello di stimolare l’allargamento della ‘mappa’ personale, ampliando i propri punti di vista.

«LE CONVINZIONI limitanti creano disagio e inibiscono l’azione – prosegue la trainer –. Ad esempio quando si è convinti che non si riuscirà mai a uscire da una certa situazione perché si valuta il problema da un punto di vista esclusivamente soggettivo, non riuscendo a uscire dai propri orizzonti». Il superamento del pensiero autolimitante stimola la proattività e favorisce il cambiamento positivo. «Quando le prospettive si allargano – sottolinea Megna – i miglioramenti sono palpabili nella vita professionale, di relazione e affettiva ».

IL RISULTATO si raggiunge attraverso la pratica. «I corsi di Pnl – conclude l’esperto – prevedono molte simulazioni ed esercitazioni, che danno vita al 60 per cento della pratica. I frequentanti portano in aula un problema, molto spesso di natura relazionale, che viene rappresentato dai partecipanti. Vengono proposti gradualmente esercizi finalizzati ad affrontare il conflitto attraverso posizioni percettive diverse. Di sicuro la Programmazione Neuro Linguistica conduce a una crescita personale, perché insegna a interrogarsi e immedesimarsi con il punto di vista dell’altro, migliorando sensibilmente i rapporti interpersonali, sia nell’ambiente di lavoro che nella vita sentimentale e familiare. E può costituire una risorsa in più anche per affrontare eventuali problemi di salute».

 

 


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